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Sindrome del conflitto subacromiale

O sindrome da impingement subacromiale

La sindrome da confitto subacromiale o sindrome da impingement subacromiale è una patologia che colpisce la regione subacromiale della spalla. Quando i muscoli che guidano il movimento dell’omero non funzionano bene, rendono la testa omerale instabile e causano questa problematica.

La cuffia dei rotatori ha la funzione di mantenere stabile l’articolazione della spalla, con i quattro muscoli coinvolti nei movimenti di rotazione interna/esterna, chiamati a mantenere salda la testa dell’omero all’interno della capsula articolare. In caso questo passaggio non funzioni correttamente, la testa omerale tende a risalire.

Quando il paziente alza il braccio sopra la testa, il tendine del muscolo sovraspinoso viene schiacciato, causando la patologia.

L’attrito tra tendine del sovraspinoso e acromion è ridotto grazie alla presenza di una borsa piena di liquido che li separa. Può capitare che insieme si verifichi anche una borsite, ovvero un’infiammazione della borsa subacromiale.

La degenerazione della patologia porta alla lesione completa della parte superiore della cuffia dei rotatori e interessare anche altri tendini, oltre al sovraspinoso.

Quali sono i principali sintomi?

Il dolore è il principale sintomo che può verificarsi bruscamente e senza cause apparenti, o in seguito ad un trauma o a un movimento ripetuto nel tempo.

Un edema localizzato, dovuto alla lesione del tendine sovraspinoso, presenta l’inizio della malattia. E’ importante accorgersene subito, dato che in questa fase la lesione è ancora reversibile.

Col tempo aumenta il dolore e accresce la fatica nel movimento. La lesione è a questo punto ormai irreversibile, dato che il tessuto non è in grado di autorigenerarsi. Una corretta terapia può aiutare molto sia per il dolore che per la funzionalità.

Quali sono le cause?

La particolare conformazione dell’acromion nel paziente sembra essere tra le principali cause. Esistono tre varianti principali: acromion dalla forma piatta (tipo 1), curvo (tipo 2) e a uncino (tipo 3). Di questi , il tipo 2 e il tipo 3 possono più facilmente portare alla sindrome da impingement, dato che il paziente presenta uno spazio subacromiale ridotto, e rendere di conseguenza la compressione del tendine più probabile.

Nei pazienti giovani tende a presentarsi in seguito a un trauma ed è tendenzialmente guaribile in un breve periodo. Sopra i 50 anni tende invece a presentarsi in modo più grave. E’ bene in questi casi evitare attività sportive che richiedono l’elevazione del braccio sopra la testa, come a esempio la pallavolo.

Quali esami diagnostici sono necessari?

Dopo aver eseguito un’attento esame clinico, in cui viene valutato il grado di limitazione della mobilità e di forza dell’arto, verrà richiesta un’indagine radiografica e una risonanza magnetica.

Quali sono le cause?

In una prima fase vengono prescritti antidolorifici e anti infiammatori, abbinati ad un ciclo di fisioterapia. Successivamente si può valutare un ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico o infiltrazioni di cellule mesenchimali che nella maggior parte dei casi portano a un miglioramento dei sintomi e della funzionalità dell’arto.

Se queste cure non hanno portato benefici, si può valutare un intervento chirurgico: una decompressione subacromiale in artroscopia (intervento a cielo chiuso). L’operazione, eseguita in Day Surgery e in anestesia locale, consiste nel praticare poche e piccolissime incisioni nella spalla e per via artroscopica allargare lo spazio tra acromion e tendini della cuffia dei rotatori per decomprimere i tendini e facilitare il movimento dell’articolazione. Il decorso post operatorio è breve e prevede un percorso riabilitativo di circa un mese.

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